Birrificio Il Mastio

BIRRIFICIO MASTIO
Iniziamo da molto lontano, con la premessa che i racconti sulla birra che faccio, si intrecciano necessariamente con la vita vissuta. Siamo ad Urbs Salvia(Urbisaglia), antica città Romana. Da laureato in storia contemporanea, un minimo di interesse per l’archeologia ce l’ho sempre avuta, anche se non è mai sfociata in vera e propria passione. Ma – e c’è sempre un ma – mio suocero è stato archeologo abbastanza noto e mia moglie ha scritto un bellissimo lavoro di ricerca sulla divisione romana dell’Ager Gallicus. Fine premessa. Con moglie e suocero andiamo anni fa a visitare gli scavi. Stupendi. Come stupendo era ed è il paesaggio, dominato da colline coltivate a frumento ed orzo. Ecco. Ecco il trait d’union.
Sotto quelle colline, quasi in mezzo ai campi e appoggiato alla famosa statale 77, sorge il Birrificio Il Mastio
“Il Birrificio Mastio prende il suo nome dalla torre principale del castello medioevale di Urbisaglia, centro storico e culturale della Regione Marche. Il legame del birrificio al territorio è molto forte e si realizza coltivando il proprio orzo da birra BIO nei terreni adiacenti al birrificio.”
Si ok.
Tutto bello.
Ma ancora più bello è conoscere le persone che sono dietro alle parole. E anche in questa occasione si tratta di belle persone. Lorenzo e Sebastiano Nabissi sono i due fratelli proprietari del Birrificio Il Mastio. Sono diversi, come quasi tutti i fratelli. E si completano. Più schivo Lorenzo (dicono, ma io non mi fermerei alle apparenze), appassionato di montagna e dei “suoi” Sibillini, più estroso Sebastiano, che ormai vive più sulla spiaggia di velluto (Senigallia) che ad Urbisaglia. Seba è uno di quelli che umanamente mi ha dato tanto e non ha chiesto nulla. E il fatto che Urbisaglia e Senigallia in fondo sono sempre state legate dallo stesso destino ce lo ricorda anche il Sommo Poeta:
«Se tu riguardi Luni e Urbisaglia
come sono ite, e come se ne vanno
di retro ad esse Chiusi e Sinigaglia,
udir come le schiatte si disfanno
non ti parrà nova cosa né forte,
poscia che le cittadi termine hanno.»
(Dante Alighieri, Paradiso canto XVI, vv. 73-79)
Ma torniamo alle birre.
Una gamma che tocca numerosi stili. Tutte sono equilibrate e di facile beva. Tra le tante mi piace consigliarne due: la Litha -blanche con cardamomo e coriandolo- e la Last Out, una coffee Stout morbida e piacevole.
Non dimentico certo le luppolate: Corrosipa, Road77, Rifle. E una menzione va fatta anche alle IGA che stupiscono per la complessità e la contemporanea facilità di bevuta.
Inoltre per gli intolleranti al glutine, il birrificio produce Biosfera e Bionica, Golden Ale e Pale Ale che danno finalmente al mercato del gluten free dei prodotti di altissima qualità (se vuoi saperne di più sulla birra gluten free leggi il nostro articolo https://www.olbottleshop.it/la-birra-artigianale-senza-glutine-il-gluten-free-che-non-ti-aspetti/ )
FOCUS ON…
La cosa che più mi piace è l’attenzione alle materie prime. Dai campi di cui si diceva all’inizio, arriva l’orzo con il quale si produce la Birra de Il Mastio: 72 ettari di territorio che fanno di questa azienda una realtà moderna ma radicata alle tradizioni ed alla propria terra. L’impianto ha una capacità di 24 ettolitri e se siete in zona, proprio adiacente al birrificio trovate StatAle78, il ristorante dove potrete gustare le birre alla spina ed in bottiglia accompagnate da sfiziosi piatti, in un ambiente accogliente e moderno. Una esperienza da fare assolutamente se vi trovate in zona!Una tap room, insomma, dove trovano posto anche le creazioni di birrai amici di Lorenzo e Sebastiano.
Beh…direi che per questa volta è tutto. Tra qualche giorno un nuovo articolo per scoprire il meraviglioso mondo della birra artigianale!
Anzi…ultima cosa…
Viva la birra artigianale Marchigiana!
Tutte le birre del Birrificio Il Mastio le trovate qui:
https://www.olbottleshop.it/?s=Mastio&post_type=product&dgwt_wcas=1